L’alimentazione, intesa non tanto come mero insieme di cibi e combinazioni, ma come pratica quotidiana, esercizio e schema che regola il nostro benessere psicofisico, è una componente fondamentale per il riposo.
Ciò che si mangia, come e quando lo si fa, diventano allora fattori determinanti per trascorrere notti qualitativamente e quantitativamente rigeneranti.
Sappiamo, ad esempio, che ci sono alcune sostanze eccitanti, come caffè e alcol, che sono estremamente controproducenti: mai eccedere con esse se non si vuole ritrovarsi a fissare il soffitto nel cuore della notte.
La produzione e la regolazione di alcuni ormoni e processi metabolici possono essere influenzate, com’è noto, da diverse sostanze contenute negli alimenti che ingeriamo. Squilibrare le funzioni dell’organismo per un uso/abuso in cibi o bevande poco salutari, può compromettere il benessere del nostro riposo.
Se quando si è giovani e dinamici, tuttavia, possiamo fare qualche sgarro alla regola senza risentirne in maniera eccessiva, col passare degli anni bisogna prestare molta attenzione alla qualità dell’alimentazione altrimenti non soltanto si farà più fatica ad addormentarsi ma si potrà incorrere in problematiche più serie come lo sviluppo di diabete e patologie cardiovascolari.
Per fare un esempio che magari molti lettori non conoscono delle tante correlazioni che legano cibo e processi ormonali/metabolici, possiamo citare il caso della pasta.
In essa, come nel riso, l’orzo e il pane vi è contenuto un aminoacido, il triptofano, atto a favorire la sintesi della serotonina, il cosiddetto “ormone del buonumore”, che è cruciale nel processo di rilassamento che favorisce il sonno.
Pensavate allora che un buon piatto di pasto, naturalmente nelle giuste quantità, fosse nocivo per il vostro benessere notturno? Tutt’altro.
Via libera ai cereali integrali durante il pasto serale, così come alle proteine animali (carni bianche pesce) e vegetali, come i legumi; benissimo anche frutta e verdura di stagione.
Al bando invece cioccolata, tè, cibi in scatola e alimenti e alimenti troppo salati e speziati che disturberebbero l’addormentamento in maniera importante.
Soprattutto per quel che riguarda la produzione di melatonina, il famosissimo ormone che “regola” il ritmo sonno-veglia, bisogna prestare attenzione ad alcuni alimenti che ne sono ricchi come uova e pesce, ma anche legumi, o funghi e pomodori.
Naturalmente, lo sappiamo bene, l’alimentazione è un fattore cruciale per il benessere del riposo ma non è l’unico da tenere sotto controllo per trascorrere notti più serene e rigeneranti: se eccedete ad esempio con la nicotina, l’alcol, se avete uno stile di vita troppo sedentario o abusate nell’utilizzo di strumenti tecnologici prima di addormentarvi, forse anche la più corretta delle alimentazioni potrebbe veder vanificarsi tutti i suoi sforzi.
Un sano equilibrio psicofisico dipende da molti fattori, alcuni genetici, altri strutturali, così come dalle contingenze e le abitudini che prendiamo col nostro stile di vita: saltare i pasti è nocivo così come mangiare troppo a ridosso dell’orario di addormentamento, impedendo agli organi deputati alla digestione come stomaco e cistifellea, di svolgere le proprie funzioni correttamente.
Abbuffarsi è sbagliatissimo: bisogna consumare il pasto – soprattutto quello serale – masticando con lentezza. Bere spesso e molto durante i pasti non è cosa buona: la quantità di acqua raccomandata giornalmente dovrebbe essere consumata fuori dall’orario dei pasti.
Insomma, tantissimi sono i consigli in fatto di alimentazione e riposo, ma ricordate che la regola principale è sempre non eccedere in nulla e mantenere ordine e costanza nelle proprie abitudini quotidiane.
