Il bruxismo è un disturbo molto diffuso ed in continuo aumento: ne soffrono in Italia circa 15-18 milioni di persone, inclusi i bambini, ed è caratterizzato da iperattività dei muscoli masticatori.
Consiste cioè nel digrignamento dei denti durante il sonno, facendoli stridere. Gli episodi di digrignamento possono ripetersi più volte durante la notte (soprattutto durante la fase REM) e possono durare per 5-10 secondi.
Quali sono le conseguenze sull’organismo?
Questo disturbo può causare rotture e danni allo smalto, mettendo in pericolo tutta la dentatura. Ma ha conseguenze negative anche sull’apparato muscolo-scheletrico causando cefalee e numerose patologie, come le fastidiose apnee notturne. Non solo: digrignare i denti di notte peggiora la qualità del sonno perché è spesso associato agli scatti improvvisi delle gambe.
Da cosa è causato?
Gli specialisti sono oggi convinti che non dipenda da problemi all’apparato masticatorio, ma che sia una patologia collegata al sistema nervoso centrale, come la tensione nervosa, lo stress e l’ansia.
A favorirne la diffusione sono anche i ritmi di vita sempre più stressanti e alcuni comportamenti a rischio, quali il fumo o il consumo eccessivo di alcolici; fra i giovani, inoltre, può manifestarsi come effetto secondario di alcune droghe sintetiche, come l’ecstasy o le metamfetamine.
Il disturbo si presenta sempre più spesso anche nei bambini e, se da un lato è associato alla normale crescita fino ai 12 anni, dall’altro può essere determinato da uno stato di disagio psicologico, magari legato alle ansie scolastiche o sportive.
Come ci accorgiamo di soffrirne?
Chi soffre di bruxismo ha tensione mandibolare o dolore dentale al risveglio, ed ha ricorrenti cefalee muscolo-tensive. Un controllo più approfondito, dal dentista, potrebbe inoltre appurare il rigonfiamento dei muscoli della mandibola ed una particolare usura dei denti.
Come curare gli effetti del bruxismo?
Il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un bravo specialista, sia un otorinolaringoiatra che un dentista, i quali potranno appurare sia la gravità del problema che la soluzione migliore per risolverlo.
Notoriamente il problema viene affrontato in 2 modi: il primo è l’utilizzo di un bite, una mascherina che, posta fra le due arcate dentali, protegge lo smalto dei denti e favorisce un riallineamento mandibolare, riducendo al contempo gli effetti del bruxismo.
Il secondo è quello di agire sullo stress, per poter raggiungere un sano sonno ristoratore.
Evitare i ritmi frenetici, mangiare a cena nel modo giusto e rilassarsi prima di andare a dormire, sono sicuramente ottimi consigli, che ti aiuteranno a dormire bene ed a diminuire le cause dello stress e gli effetti del bruxismo. Scopri qui i nostri 12 consigli per dormire bene.