Con jet lag, o “sindrome da fuso orario”, si individua una serie di disturbi che colpiscono chi viaggia in aereo, con cambiamenti di almeno 2-3 fusi orari in breve tempo.
Ti è infatti mai capitato di fare una bella vacanza in un’isola caraibica, negli Stati Uniti o in Asia, e di soffrire si insonnia o stanchezza improvvisa? Beh questi disturbi sono normali, perché sei costretto a sincronizzare velocemente il tuo “orario fisiologico” con il nuovo periodo buio/luce del paese di destinazione.
L’organismo è infatti sincronizzato internamente sul ritmo circadiano, un ritmo di 24 ore regolato dall’alternanza di luce e buio e dalle abitudini di vita. Su di esso si organizza tutta l’attività del corpo: alternanza sonno-veglia, oscillazione della temperatura, della pressione arteriosa e della secrezione di diversi ormoni.
Meglio da est a ovest o da ovest a est?
Quando voliamo verso ovest, ad esempio partendo dall’Italia e arrivando a New York, attraversiamo sei fusi orari. Perciò, l’organismo, quasi pronto per il riposo notturno, dovrà affrontare un pomeriggio in più di attività e dovrà adeguarsi all’allungamento, o ritardo, del ritmo circadiano.
L’adattamento in questo caso sarà rapido, perché la luce solare facilita la sincronizzazione. Ma se viaggiamo da ovest a est la giornata verrà accorciata, e sarà più difficile riprendere il ritmo notturno. L’adattamento comunque varia da persona a persona.
I disturbi da cambio di orario
Il Jet lag può indurre una serie di disturbi di breve durata, come:
• insonnia e sonnolenza;
• affaticamento durante la giornata;
• difficoltà di concentrazione e nel rimanere vigili;
• mal di testa;
• problemi intestinali (costipazione o diarrea).
I disturbi saranno temporanei, ma potrebbero rovinare la vacanza o un viaggio di lavoro: fortunatamente esistono alcuni accorgimenti per prevenirli o per minimizzarne gli effetti.
Cura e rimedi
Per il jet lag di solito non è necessaria alcuna terapia, ma se ti trovi a viaggiare spesso il medico potrebbe prescrivervi una terapia farmacologica oppure la fototerapia.
La prima consiste nell’assunzione di dosi di melatonina (scopri qui cos’è la melatonina ed a cosa serve), che stimola l’organismo a prepararsi in modo naturale al sonno. La fototerapia utilizza specifiche lampade in grado di simulare in modo adeguato la luce naturale.
Inoltre sarebbe meglio evitare dosi eccessive di caffè e pasti pesanti, che potrebbero influire negativamente sulla qualità del sonno.
Viaggiare è bellissimo, si scoprono città, paesaggi e culture diverse: i disturbi dovuti al cambiamento d’orario, se ben gestiti, saranno un piccolo scotto da pagare per godere di un’esperienza indimenticabile, o per raggiungere un vantaggioso accordo commerciale.