Consigli per un riposo confortevole e benefico
Quelli che preferiscono fare la doccia la sera, e quelli che la mattina. Quelli che fanno colazione al bar e chi invece preferisce bersi la sua tazza di caffè a casa. Quelli che di notte dormono sempre con la luce accesa (anche solo la piccola abat-jour sul comodino) e chi invece adora farsi coccolare dal buio della stanza.
Ci sono, per certe abitudini e ritualità del quotidiano, delle grandi differenze che spesso si riducono a due tipologie di atteggiamenti, gli opposti.
Ecco, oggi vorremo concentrarci proprio sulla luce di notte, e spiegare come mai, anche se siete fan di una forma di illuminazione qualsiasi che accompagni il vostro sonno, forse…forse sarebbe meglio rivedere la vostra posizione.
Luce sì o luce no: qualche chiarimento
Secondo varie statistiche in merito, per alcune persone trovare o tenere una luce accesa nella propria stanza, prima di coricarsi, rappresenta una forma di sicurezza e controllo: come se si percepisse, nell’abbandonare il corpo e i pensieri ad uno stato di ridotta coscienza come quello del sonno, una sorta di timore.
La luce, dunque, è in quel caso un modo di sentirsi più protetti e al sicuro.
Se questo aspetto può essere comprensibile, non bisogna però dimenticarsi che gli effetti della luce sul nostro corpo (sugli occhi, ad esempio) è altamente impattante e produce, anche laddove non ce ne accorgiamo direttamente, degli effetti che possono disturbare o alterare lo stato di addormentamento e rovinare un momento estremamente delicato e vitale per il nostro organismo, ovvero il riposo.
Gli effetti benefici del buio
Avete capito bene, dunque: l’assenza di luce sembra davvero la soluzione ottimale per un riposo sereno e duraturo.
Scopriamo insieme perché:
Addormentarsi in un ambiente privo di luce favorisce il rilassamento e la secrezione di melatonina, ormone che influisce enormemente sul sonno e fa sì che il riposo sia più immediato e pacifico.
Tutti coloro che hanno difficoltà nell’addormentamento, dunque, dovrebbero provare ad “avvolgersi” nel buio cullandosi nella tranquillità che esso infonde, permettendo al corpo, piano piano, di adattarsi a questa condizione di quiete e lasciandosi andare al riposo.
(Finalmente) Un po’ di pace per gli occhi!
Sottoposti fortemente allo stress quotidiano di computer, cellulari e luci artificiali, spesso i nostri occhi arrivano a fine giornata molto affaticati. Fornirgli un momento di completo riposo farà sì che la vista ne giovi e soprattutto che il cervello stacchi la spina da pensieri, suggestioni, immagini e si adagi in uno stato di benessere profondo, preliminare ad un riposo conciliante.
Attenzione al ritmo circadiano!
Quel complesso e delicato meccanismo (tempo biologico e tempo fisico) che regola le nostre funzioni organiche risente moltissimo della presenza/assenza di fattori esterni compromettenti come la luce.
Alterare o forzare il ritmo circadiano – per esempio inviando messaggi contraddittori al nostro corpo: Non spengo mai la luce → ergo È sempre giorno → ergo Il mio corpo deve rimanere vigile e attivo – favorisce stati depressivi o di eccessiva stanchezza fisica.
Il buio combatte abitudini poco sane
Già. Poiché non spegnendo mai la luce e depistando in un certo senso il corpo – e il cervello – fornendogli input scorretti, magari lui risponderà nel cuore della notte avvertendo un subdolo stato di appetito, per esempio.
Questo vi potrebbe indurre a pensare di sentire davvero fame, alzarvi dal letto e sgranocchiare una barretta.
Si tratta di un’abitudine sbagliata, che si può facilmente contrastare eliminando la fonte di illuminazione e lasciando al nostro organismo il tempo e il modo di rilassarsi e di recuperare le proprie energie.
Al buio, dunque, la bilancia vi ringrazierà!
Insomma vi siete convinti? Sembra proprio arrivato il momento di spegnere la luce.
Buon riposo.