Chi ha diritto alla detrazione fiscale per Riqualificazione Energetica o per Riduzione del Rischio Sismico, può optare per uno sconto sulla fattura del fornitore. Introdotto recentemente dal Decreto Crescita (Dl n. 34 del 2019), questo sconto è alternativo alla detrazione fiscale che verrà erogata nel corso dei 10 anni (vedi qui l’articolo sul bonus mobili)
Ecobonus e Sismabonus: lo sconto in fattura
In pratica, chi sostituisce gli infissi, l’impianto di riscaldamento, chi installa una caldaia a condensazione, o ancora chi effettua interventi di consolidamento per rischio sismico della propria casa, invece che avere la detrazione fiscale al 50, 65 o 85% (a seconda degli interventi) erogata nell’arco di 10 anni, può cedere tale agevolazione al venditore o al fornitore dell’intervento, il quale effettua così uno sconto immediato, di pari importo, sulla fattura.
Lo sconto che si può ottenere è pari alle detrazioni fiscali descritte sopra, in base alle spese sostenute entro il 31 dicembre di ciascun anno. I pagamenti vanno effettuati con un bonifico, dal quale deve risultare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita Iva del fornitore.
Tanto per fare un esempio, per una sostituzione di nuovi infissi pari a 5.000 euro, si otterrà una fattura a prezzo pieno, ma il bonifico da effettuare sarà solo di 2.500 euro, la metà.
Cosa deve fare il fornitore?
Il fornitore praticherà lo sconto, recupera l’importo sotto forma di credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione tramite modello F24, in cinque quote annuali di pari importo.
La comunicazione all’Agenzia delle Entrate
I beneficiari delle detrazioni, d’accordo con il fornitore, devono comunicare all’Agenzia delle Entrate l’esercizio dell’opzione, per poter usufruire dello sconto, al posto della detrazione fiscale. Nella comunicazione vanno indicati:
• la denominazione e il codice fiscale del soggetto che ha diritto alla detrazione,
• la tipologia di intervento effettuato,
• l’importo complessivo
• l’anno in cui è stata effettuata la spesa
• l’importo complessivo del contributo richiesto (pari alla detrazione spettante)
• i dati catastali dell’immobile oggetto dell’intervento
• i dati fiscali del fornitore che applica lo sconto
• la data in cui è stata esercitata l’opzione
• l’assenso del fornitore all’esercizio dell’opzione
Ricordatevi che chiunque ha diritto a queste detrazioni, ha anche diritto al Bonus Mobili, per portare in detrazioni arredamenti, elettrodomestici ed anche materassi.