Una persona su 5 soffre di disturbi del sonno e non lo sa. La sconcertante analisi è riportata dal convegno annuale tenuto dalla Sleep Foundation, e dagli studi del dott. Richard Wiseman.
Il Potere del Sonno
Nel suo best seller, “Il potere del sonno”, il dott. Wiseman analizza tutte le conseguenze non solo della mancanza di sonno, ma anche della diminuzione della qualità.
Dormire poco ci rende più nervosi, meno propensi all’apprendimento e meno produttivi durante la giornata; inoltre la mancanza di sonno ci fa invecchiare più rapidamente, e lo stress dovuto al sonno insufficiente può addirittura provocare piccoli infarti.
Purtroppo siamo sempre più stressati, e dormiamo mediamente 1 ora in meno rispetto a 10 anni fa: facciamo più tardi la sera, ma gli orari mattutini di lavoro e studio non sono cambiati.
Se non possiamo quindi modificare le ore di sonno, potremmo agire sulla qualità del nostro riposo? Secondo Wiseman sì, provando a svegliarsi alla fine di un intero ciclo di 90 minuti.
Come funziona il metodo dei 90 minuti
Basta calcolare l’orario di risveglio, calcolando un intero ciclo di 90 minuti. Ad esempio, se ti devi svegliare alle 7 di mattina, puoi scegliere di addormentarti alle 23.30 o all’1 di notte.
Prova a cliccare su questa pagina per calcolare la tua “tabella di sonno”, in base all’orario in cui ti vorresti svegliare.
In questo modo l’organismo si sveglia più riposato ed attivo, perché in quel momento si è più vicini al normale stato di veglia. Certo, va da sé che dormire 7 ore e mezzo è molto meglio che dormirne 6, ma i test sui volontari hanno dato ottimi risultati.
Wiseman, però, è chiaro: l’ideale, per un individuo di mezza età, sarebbe dormire non meno di 7 ore e non più di 9; ma nel caso abbiate le “ore contate” ti consigliamo di usare questo metodo, per donarti un sano sonno ristoratore.
Hai un metodo alternativo per dormire bene? Ti va di condividerlo con noi?