Mascherine per dormire: perché provarle

Quando sentiamo parlare di mascherina, in questi ultimi tempi, la mente corre subito al pensiero di contagi e virus: si tratta di qualcosa di naturale e fisiologico.
Ma non esistono soltanto le mascherine chirurgiche per ripararsi naso e bocca dai batteri ma ci sono anche quelle per gli occhi, nella fattispecie… quelle che conciliano il riposo, di cui vi parleremo proprio oggi in questo articolo.
Se non le avete mai provate, comunque, questa potrebbe essere la volta buona: specialmente se soffrite di disturbi del sonno, o faticate ad addormentarvi, potreste prendere in considerazione l’idea di coprirvi gli occhi per rendere più rapido e piacevole lo scivolare fra le tanto famose braccia di Morfeo.

Mascherina notturna: come funziona

La mascherina notturna si indossa prima di coricarsi e se usata insieme ai tempi per le orecchie, isola completamente da luci e rumori esterni.
In commercio ne esistono di differenti tipi e prezzo: chiaramente in base al tessuto scelto, cambiano anche le prestazioni.
Oggi si possono acquistare mascherine iper-resistenti, sagomate (grazie alla schiuma in memory foam che le fa adattare perfettamente ai contorni del viso), estremamente traspiranti che non stringono, non assorbono l’eventuale crema da notte che si vuole indossare, non ostruiscono i pori e non segnano.
Ottime per i lunghi viaggi in aereo e treni, perfette per chi ha una vista delicata o soffre di allergie, le mascherine notturne sono una valida alternativa anche per la routine quotidiana.
Se il vostro compagno/a si dovesse dimenticare la luce del comodino accesa, se improvvisamente dalla finestra della camera dovessero comparire bagliori e luci dall’esterno, questo comodo e pratico strumento vi permetterebbe di non sentire variazioni nel vostro riposo. E non è cosa da poco, vista la delicatezza del sonno di molte persone.

Buio e melatonina: ecco… il segreto

Nonostante i “gusti” e le inclinazioni personali – c’è chi preferisce dormire con le tapparelle alzate perché le luci esterne lo fanno sentire meno isolate, così come c’è chi preferisce addormentarsi con la luce sul comodino o il televisore accesi – la verità è che l’assenza di luce (e di rumori) facilita l’addormentamento.
La melatonina, principale stimolatore e regolatore del sonno, viene prodotta dal cervello in maggior quantità quando esso percepisce l’oscurità.
È chiaro dunque come addormentarsi andando a ricreare, grazie alla mascherina notturna, una condizione di assenza di luce, possa solo che conciliare il riposo, quest’ultimo è vitale per il benessere psico-fisico complessivo poiché chi non dorme bene, avrà performance lavorative, sociali, assai più lente e scadenti.
Dormire bene è un diritto che dobbiamo garantirci, con ogni mezzo. Dunque se non avete mai testato una mascherina da notte ma avete la sensazione di essere particolarmente foto-sensibili oppure volete provare a capire se fosse proprio quella lucina nel vialetto dei vicini, leggera ma sempre presente, che vi infastidisce un po’ nella fase di addormentamento… datevi la possibilità di coricarvi più felicemente e potrete beneficiare di un sonno ristoratore che vi troverà belli carichi ed energici ad ogni risveglio.

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