Vi svegliate al mattino, siete coscienti, ma non riuscite a muovere un muscolo? Oppure vi capita la stessa cosa, ma appena prima di addormentarvi? Potreste soffrire di paralisi del sonno. Tali fenomeni hanno una durata variabile, da pochi secondi a qualche minuto. Una volta terminati, l’individuo è completamente ristabilito: parla e si muove, come se nulla fosse successo.
Di per sé è in realtà un effetto fisico normale, che si verifica durante la fase REM dove in risposta ad un aumento del battito cardiaco, dei movimenti rapidi degli occhi e del respiro corrisponde una totale atonia muscolare. Può diventare invece un problema da non sottovalutare, che crea anche stati di angoscia e ansia non indifferenti in chi ne è affetto, se questo succede quando ancora non si è raggiunto la fase REM durante il sonno.
Due tipi diversi dello stesso disturbo
La mente è vigile, ma il corpo non risponde e non è in grado di muoversi e si è pure incapaci di comunicare questo stato di sofferenza agli altri. Se succede in fase di risveglio si parla di paralisi ipnopompica, mentre se accade prima di addormentarsi si parla di paralisi ipnagogica.
Allucinazioni: come sogno e realtà si mescolano
Durante la paralisi del sonno possono manifestarsi anche episodi particolari, causati dall’elevata condizione di ansia, come le allucinazioni. La fase REM è anche in effetti la fase in cui il nostro cervello sogna, ma se viene anticipata o se si prolunga anche quando in realtà siamo già svegli ecco che i confini fra realtà e illusione possono diventare improvvisamente molto labili, coinvolgendo tutti i nostri sensi e mescolando stimoli onirici a stimoli reali provenienti dall’esterno.
Le possibili cause della paralisi del sonno
Fra le costanti che spesso si accompagnano alla paralisi del sonno o che addirittura contribuiscono ad alimentarla ci sono l’insonnia e la privazione del sonno, oppure un certo disordine nell’alternanza sonno-veglia, tipico per esempio di chi fa turni alternati anche di notte o di chi comunque non mantiene costanti le ore dedicate al riposo. Attenzione anche all’abuso di sostanze eccitanti, come caffeina, teina, alcolici e tabacco, tutti nemici di un buon sonno. A volte anche lo stress e l’eccessiva stanchezza fisica (può sembrare un controsenso, ma è così) possono influire sulla cattiva qualità del riposo.
Come prevenire la paralisi del sonno
Il nostro organismo e il nostro cervello hanno bisogno di circa 6-8 ore di sonno. Quindi, il primo passo da fare, per chi soffre di paralisi del sonno, è dormire un numero di ore adeguato. Ed è altrettanto essenziale alzarsi e andare a dormire più o meno alla stessa ora. Avere cioè un ritmo di riposo regolare.
Attenzione al materasso giusto
Fondamentale è anche assicurarsi di avere un supporto adeguato dove dormire. Quindi grande attenzione nella scelta del materasso: deve essere adatto alla vostra conformazione fisica, al vostro peso e aiutarvi a mantenere una postura adeguata durante la notte, in un ambiente che sia salubre. La camera non deve essere né troppo fredda, né troppo calda.
Come rilassare corpo e mente
Ultimo consiglio: rilassate il corpo e la mente. Ottimi gli esercizi di stretching e rilassamento muscolare prima di andare a dormire. Bene una qualche tisana o infuso rilassante. Bene un bel bagno caldo che vi aiuti a rilassare tutti i muscoli. È utile anche tenere i piedi leggermente rialzati, per esempio su un cuscino, o fare dei massaggi decontratturanti con oli essenziali.