Slow Living: il benessere parte dalla casa

Che meraviglia potersi riappropriare degli spazi e del tempo di una vita che non ci affatichi freneticamente per la smania di dover essere ovunque, sempre, sdoppiati fra identità digitali, connessioni continue, lavori simultanei.
Che bello potersi permettere una vita lenta!
Perché il concetto di slow living – un pensiero di cui si comincia finalmente a prendere sempre più coscienza ultimamente – ha a che fare col benessere psicofisico a 360°, mette al centro l’essere umano, coi suoi bisogni e con la capacità di saperli ascoltare, imparando dal silenzio, dall’essenziale, dalle relazioni e dalle emozioni prima che dai numeri e le quantità.

Slow living: come vivere più lentamente il proprio spazio domestico

La casa è il luogo da cui, ogni giorno, partiamo e quello in cui la sera torniamo. È l’inizio e la fine, è il posto che scegliamo per mettere radici – per quanto leggere e temporanee. È il rifugio che ci permette di sentirsi a proprio agio, deponendo “le armi”, la corazza e le tante maschere che dobbiamo indossare ogni giorno nelle varie situazioni della quotidianità. A casa si è se stessi, senza badare all’orologio, alle convenzioni, agli obblighi. Dunque, vivere più lentamente significa anzitutto costruire, nel proprio spazio domestico, una base solida, di qualità, per i propri desideri.
Si potrebbe, allora, provare a disfarsi di mobili e oggetti inutilizzati, usurati, combattere l’horror vacui delle pareti, scegliendo di circondarsi di poche cose, quelle necessarie, per rendere il proprio luogo piacevole e funzionale.
Togliere materia per aggiungere qualcosa in più di noi, di essenza.
I colori dovrebbero essere possibilmente chiari, mai invasivi, e soprattutto i materiali andranno scelti con cura prediligendo assolutamente tessuti e forniture sostenibili, riciclabili, in sintonia con la natura e con la consapevolezza che non possiamo permetterci di sprecare e sfruttare le risorse del pianeta in maniera incondizionata.
Sì anche al verde delle piante, dunque, che riequilibra il bisogno di ossigeno, di tranquillità e ci riconnette con la Terra.

E in camera da letto? Qualche consiglio per vivere più lentamente (e felicemente)

La zona notte è forse la parte della casa più coinvolta nel processo di slow living perché proprio il riposo, la qualità del dormire, riprende, con questa idea, una centralità primaria. La camera da letto dovrebbe essere esposta sul fronte più silenzioso per evitare inquinamento acustico, deve essere illuminata in maniera adeguata evitando sovraesposizioni di luce – soprattutto con illuminazione artificiale – deve essere arredata in maniera basic, senza rinunciare al design ma puntando a togliere più che a riempire.
Il sistema letto, inoltre, deve essere eco compatibile. Scegliere tessuti e imbottiti naturali è la soluzione per dormire meglio e rispettare l’ambiente. Un letto in legno massiccio – di impronta nordica – e imbottiture per rivestimento di materassi e guanciali in lana, lino, cotone e altri tessuti biologici rappresentano combinazioni eccellenti per garantire confort e benessere al proprio sonno, favorendo il rilassamento, eliminando il rischio di allergie e assorbendo umidità grazie alle proprietà termo-regolanti.
Vivere più slow è possibile solo riuscendo a rilassarsi dalle ansie e le paure che affollano il quotidiano, ristabilendo il corretto ritmo sonno/veglia e fornendo al proprio corpo tutti gli strumenti necessari (come materasso, federe e cuscini di qualità) per dormire al TOP.

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